Petriccioli: Non vanificare la portata innovativa dell'intesa sulla previdenza
23/03/2017
"La fase
uno dell'intesa sulla previdenza si chiude con luci ed ombre perché la
scrittura delle norme nella legge di bilancio ne ha ridotto la capacità di
raggiungere una platea più ampia di potenziali destinatari ma resta la
straordinaria positività di un intervento che dopo molti anni individua
strumenti per una gestione più flessibile delle uscite dal lavoro e di
accompagnamento alla pensione, introducendo il principio che non tutti i lavori
sono uguali con il concetto di gravosità del lavoro che nei prossimi anni potrà
essere ulteriormente migliorato ". Lo ha dichiarato il Segretario
confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando i lavori del tavolo
politico sulla previdenza di oggi col ministro Poletti e Cgil e Uil.
"L'esclusione dei lavoratori che hanno concluso i contratti a termine fra
i disoccupati che hanno diritto all'Ape agevolata resta nell'immediato un
limite grave della normativa mentre abbiamo ottenuto dal Governo l'impegno a
realizzare un intervento legislativo entro maggio per fare in modo che i sei
anni di servizio continuativo richiesti ai fini dell'accesso all'ape sociale
per chi svolge lavori gravosi possano tenere conto dei periodi di non
occupazione. Ora è necessario iniziare a definire le misure di riforma
strutturale previsti dalla fase due,rivolte soprattutto alle giovani
generazioni, sapendo che, anche se richiedono un respiro pluriennale per la
loro attuazione, devono essere individuate delle prime risposte già con la
legge di bilancio per il 2018", ha concluso Maurizio Petriccioli.