Governo intervenga al fine di completare intesa previdenza
11/07/2017
"Se la
fase uno dell'intesa previdenziale si è concentrata sugli aspetti legati alla
reintroduzione di forme flessibili di uscita dal lavoro, l'attuazione della
fase due deve offrire risposte al tema dell'adeguatezza delle pensioni presenti
e future". Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio
Petriccioli, dopo l'incontro col Governo sull'attuazione dell'intesa
previdenziale. "Occorre disinnescare il rischio che nel 2019 si determini
un ulteriore aumento dei requisiti pensionistici ed evitare che l'aumento
dell'aspettativa di vita penalizzi doppiamente le pensioni calcolate col metodo
contributivo, sia dal lato del taglio dei coefficienti di trasformazione e dei
trattamenti pensionistici, sia determinando un aumento graduale dell'età pensionabile.
Le pensioni delle giovani generazioni con carriere lavorative caratterizzate da
elementi di discontinuità e parzialità vanno sostenute attraverso
l'introduzione di una pensione di garanzia legata all'anzianità contributiva e
finanziata dalla fiscalità generale e con tutele previdenziali che valorizzino
il lavoro di cura e la genitorialita'. Va favorito lo sviluppo delle adesioni
alla previdenza complementare in tutti i settori del lavoro pubblico e privato
e trovati strumenti che consentano ai fondi pensione di destinare
volontariamente il risparmio gestito, in condizioni di sicurezza per gli
iscritti, allo sviluppo infrastrutturale e produttivo del Paese", ha
concluso Maurizio Petriccioli.