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ASSEMBLEA
Organizzativa e programmatica
"Il sindacato che si rinnova, la nuova sfida: un patto tra le generazioni"
05/06/2015
Rinnovamento
del sindacato e patto tra le generazioni: su questi due temi si sono
confrontati i delegati della federazione IrpiniaSannio della Fnp Cisl nel
corso dell’assemblea organizzativa che si è tenuta presso l'Hotel Belsito di Manocalzati, alle ore 9 del 5 Giugno 2015. Il
Segretario Generale della Fnp Cisl
IrpiniaSannio
, Carlo Colarusso, ha svolto la relazione nella quale ha tracciato
il bilancio degli ultimi due anni e ha proposto le linee guide che la federazione
deve seguire nel prossimo futuro. Le conclusioni sono state trattate dal Segretario Regionale
Giuseppe Gargiulo e dal Segretario Nazionale Aggiunto
Loreno Coli. Sul tema del rinnovamento del sindacato Colarusso ha le idee
chiare. “Dobbiamo lavorare per un sindacato che non si arrocchi sulle
proprie posizioni, che ritorni ad aprirsi alla società, che si muova
quotidianamente sul territorio, che formuli proposte concrete per il
superamento dei problemi. Un sindacato che deve essere capace di
ritornare a stare dalla parte dei deboli e dei più poveri – spiega
Colarusso -
, senza dimenticare le esigenze di chi povero non è, e neppure vorrebbe
diventarlo. Un sindacato che si confronti con il problema di assicurare una
pensione adeguata agli anziani, in una società in cui l’invecchiamento riduce
la quota delle persone in età di lavoro. Un sindacato che si confronti
sui nuovi rischi di impoverimento che derivano dalla disoccupazione di lunga
durata, dalla precarietà del lavoro, dai costi drammatici che insorgono per le
famiglie quando un anziano cade in condizioni di non autosufficienza. La
politica dei tagli ha provocato effetti drammatici. La situazione è ancora più
drammatica nella nostra realtà dove il 65% delle pensioni erogate sono sotto la
soglia della povertà. Nel nostro territorio IrpiniaSannio 59.000
pensionati percepiscono una pensione inferiore a 500 euro mensile e ben 128.000
pensionati non raggiungono i 1.000 euro mensili. E proprio qui al Sud occorre,
ancora di più, un sindacato diverso e protagonista”. La strategia da seguire è quella coinvolgimento, del
dialogo soprattutto con i giovani. “Dobbiamo avere la capacità di proporre
obiettivi e valori che sappiano parlare ai giovani – spiega
Colarusso - Spesso
si discute di una sorta di guerra tra generazioni dimenticando che i pensionati
italiani pagano di tasse 66 miliardi di euro all’anno e sono diventati in
questi anni di crisi veri e propri “ammortizzatori sociali”: nonni bancomat per
le loro famiglie”. E proprio per questo la Fnp Cisl guarda con interesse
ad un nuovo welfare, ai percorsi da intraprendere per costruire il confronto e
il dialogo tra generazioni. “Ecco la nuova sfida del nuovo sindacato: lavorare
per arrivare ad un patto tra le generazioni dove sia possibile garantire una
maggiore apertura alle domande dei più giovani, in un’ottica di integrazione
tra status di diritti connessi a vecchi e nuovi modelli di lavoro”.
Colarusso
ritiene che aspettare proposte e soluzioni da parte dell’attuale classe
dirigente politica sia inutile. “Credo che sia giunto il momento di riproporre
“
la questione meridionale” da tanti dimenticata. Io penso che il
Sindacato debba farsi carico di questa iniziativa nel Paese perché oggi non
vedo una classe politica attenta e concreta come quella che negli anni ’60 ha
permesso il miracolo economico”. Nell’agenda della federazione IrpiniaSannio
della Fnp una serie di iniziative da intraprendere, da subito e con forza, nei
confronti delle ASL, degli Ambiti Territoriali e degli Enti Comunali. “Occorre
chiedere il confronto sui lvelli essenziali di assistenza, verifiche sui Piani
Sociali, sulle risorse aggiuntive dei PAC, sull’assistenza ai
non-autosufficienti. Dobbiamo rivendicare i diritti dei pensionati e dei
cittadini che sono schiacciati dalla burocrazia e da una politica malata di
protagonismo e che ha dimenticato le ragioni di chi ha bisogno”. Sullo sfondo,
infine, le “battaglie” a livello nazionale per dare una risposta al Governo che
tratta in maniera “rozza e arrogante” i pensionati (vedi sentenza della Consulta
sull’indicizzazione) partendo dai territori per rilanciare “la nostra
piattaforma che prevede la rivalutazione delle pensioni all’inflazione, la
modifica della legge Fornero, l’equiparazione della no tax area per lavoratori
e pensionati (esenzione al di sotto degli 8.000 euro), l’estensione del bonus
di 80 euro ai pensionati e agli incapienti, la richiesta della legge sulla non
auto-sufficienza”.