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Le zone interne della Regione Campania rischiano di non beneficiare dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la medicina territoriale


Il Segretario Generale della Fnp Cisl IrpiniaSannio, Raffaele Tangredi  nel comunicato stampa del 30 maggio 2023 ha sottolineato che  le zone interne della Regione Campania rischiano di non beneficiare dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la medicina territoriale. 

Lo scorso 30 marzo è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n.33 che contiene deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane e la FNP, con una lettera inviata il 22 novembre 2022, coinvolse tutti i sindaci dell’IrpiniaSannio a sostegno della riforma sull’assistenza degli anziani non autosufficienti per far approvare la delega entro il mese di marzo 2023 secondo le tempistiche imposte dal PNR. 

Oggi occorre che il Governo predisponga i Decreti Delegati entro un anno per raggiungere gli obiettivi del Piano di Resilienza. 

L’azione della Federazione, continua nel comunicato Tangredi, Segretario Generale Fnp IrpiniaSannio, in questi anni è stata rivolta alla denuncia dell’incapacità degli amministratori del territorio dell’IrpiniaSannio a utilizzare i fondi messi a disposizione partendo dalla Regione, dai Comuni, dalle ASL, dagli Ambiti Territoriali che, invece di perseguire il bene della popolazione, rincorrono interessi particolari aggravando ancora maggiormente il disagio di una popolazione che non crede più nella politica. 

Pertanto l’Irpinia rischia grosso sia per la ottusità dei Sindaci a non incidere sulle scelte fatte dalla Dirigente dell’ASL di Avellino sul piano delle nuove strutture sanitarie “ gli Ospedali di Comunità “ che saranno 4 (Avellino, Monteforte Irpino, Moschiano e Vallata ) e sulle Case di Comunità che saranno 10 una ogni 40mila abitanti, mentre IL Sannio avrà 11 Case di Comunità una per ogni 27mila abitanti avendo l’ASL inciso maggiormente sul Piano Regionale. Resta fuori tutta la Valle Caudina senza Ospedale né strutture adeguate, come una Casa di Comunità, ed il cui Ambito Territoriale A04 è fermo dal 2018. 

Avellino è la Provincia dei Comitati che non funzionano per mancanza di convocazione. Ci sono voluti due anni di contestazione e di manifestazioni  davanti all’ASL di Avellino prima che la Fnp Cisl IrpiniaSannio fosse ricevuta dalla Dirigente dell’ASL per far partire il Comitato Partecipativo e Consultivo dell’Asl istituito nel 2018. 

Ma il Comitato dei Sindaci dell’ ASL di Avellino, regolarmente costituito, deputato a stabilire dove ubicare gli Ospedali di Comunità e le Case di Comunità si è riunito una sola volta nel Novembre del 2017 all’atto della sua Costituzione sotto la Presidenza di FOTI all’epoca Sindaco di Avellino. 

E’ chiaro che se i Direttori Generali delle ASL e degli Ospedali devono rispondere solo al Presidente della Regione che li ha nominati, se i Sindaci non si fanno sentire, viene meno il ruolo del controllo e i Dirigenti non devono dar conto a nessuno sia sui Piani Sanitari sia sui Bilanci.

Grazie alle denunce della Federazione dei Pensionati IrpiniaSannio  il nuovo manager dell’ASL di Avellino Dr. Ferrante come primo atto ha convocato il Comitato dei Sindaci nel mese di Marzo 2022. 

Il collasso della sanità nelle nostre provincie determinerà che la popolazione più bisognosa non potrà curarsi per mancanza di una struttura sul proprio territorio e dovrà,per chi ne ha i mezzi, far ricorso alle strutture private. Un ulteriore aggravamento della situazione socio sanitaria è l’immobilismo degli Ambiti Territoriali, altri carrozzoni, che, come i vari Comitati, non si riuniscono o per diatribe politiche, come nell’Ambito A 04 di Avellino, o per mancanza di strategie da realizzare in materia sociale, ignorando che nella nostra provincia ci sono circa 4.000 disabili e che sono state stanziate ed erogate le somme per il 2021-2023. L’Unico Ambito pienamente funzionante è quello di Atripalda.

L’attuazione del Programma Nazionale Servizi di Cura all’Infanzia e agli Anziani non Autosufficienti (PNSCIA) è stato prorogato dal 30/06/2024 al 30/06/2025 e l’attuazione è stata affidata al Ministero dell’Interno. Le risorse stanziate di circa 700 milioni di euro (400 per i servizi di cura all’infanzia e 300 agli anziani non autosufficienti) sono destinati alle 4 regioni ricomprese nell’obiettivo europeo : Calabria – Campania – Puglia e Sicilia. 

Occorre un impulso del Presidente della Regione che, invece di pensare alla sua terza elezione, si impegni nella Sanità a ridurre le disuguaglianze a favore di chi non ha i mezzi per curarsi e adeguare le dotazioni organiche per far fronte ad un Servizio Sanitario sostenibile . Il modello di un servizio sanitario pubblico, equo ed universalistico che la nostra generazione ha conosciuto, è una conquista sociale irrinunciabile per l’eguaglianza di tutti i cittadini, da difendere e garantire alle future generazioni.

30 Maggio 2023

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