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La conservazione delle ricevute


Gettare un documento prima del tempo può significare dover pagare di nuovo. Ma per quanto tempo dobbiamo conservare le ricevute di pagamento?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo ricordare che esistono diverse durate dell’obbligo di conservazione, che variano a seconda del tipo di documento. I titolari di un diritto e cioè quei soggetti che sono legittimati a pretendere un pagamento, sono tenuti ad esercitare lo stesso entro un termine di tempo fissato dalla legge caso per caso. Trascorso tale termine, il nostro debito si estingue per prescrizione e nessuno potrà più pretendere il pagamento, soltanto a questo punto potremo disfarci della ricevuta.

Teniamo comunque presente che è sempre meglio eccedere, conservando le ricevute almeno un paio di anni in più in quanto i termini di rivalsa per i titolari dei crediti possono venire prorogati anche di mesi pertanto il disfarsi dei documenti con un po’ di ritardo strategico può evitare brutte sorprese.

Di seguito pubblichiamo un utile promemoria dei documenti da conservare e i loro tempi di prescrizione.

PER SEMPRE:

  1. Atto di compravendita, atti di proprietà casa, terreni ecc.
  2. Contratti d’affitto
  3. Contributi previdenziali

10 ANNI:
  1. Fatture artigiani
  2. Estratti conti bancari

5 ANNI:
  1. Affitto
  2. Bollette utenze domestiche (luce, gas, acqua, telefono, rifiuti ecc..)
  3. Bollettini/Ricevute pagamento IMU
  4. Mutui (ricevute di pagamento delle rate)
  5. Spese condominiali
  6. Spese di ristrutturazione
  7. Assicurazioni
  8. Dichiarazione dei Redditi, Iva e documentazione allegata
  9. Pagamenti rateali
  10. Multa (ricevuta di pagamento)

3 ANNI:
  1. Cambiali pagate
  2. Parcelle professionisti (medici, avvocati ecc.)
  3. Bollo

2 ANNI:
Scontrini di acquisto merci


1 ANNO:

  1. Abbonamenti a palestre, piscine, centri sportivi
  2. Rette scolastiche
  3. Spedizioni e trasportatori
  4. Assicurazioni RC, furto e incendio

6 MESI:

  1. Matrice degli assegni
  2. Scontrini ristoranti
  3. Soggiorni in alberghi, agriturismi, campeggi ecc.

PER TUTTA LA DURATA DEL RAPPORTO CON LA BANCA O LA POSTA: Contratti di apertura e tenuta conto


Documenti usati ai fini fiscali

Tutti i documenti attestanti spese detraibili o deducibili e pertanto allegati alla propria dichiarazione dei redditi, presentati tramite Caf o Commercialista, indipendentemente dai loro specifici tempi di prescrizione vanno conservati per almeno 5 anni, fatti salvi i differimenti previsti in caso di condoni o sanatorie fiscali. Se poi nella dichiarazione dei redditi risultano imposte a credito, l’intera documentazione deve essere conservata fino all’ottenimento del rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.