Le truffe agli anziani sono sempre più frequenti perché considerate persone fragile o magari perché pensionati, il che induce i truffatori a credere che conservino all’interno dell’abitazione somme di denaro in contanti o oggetti preziosi.
E’ ingiusto ingannare, come è ingiusto approfittarsi delle persone più deboli.
Ma chi sono i truffatori? Possono essere donne o uomini distinti, gentili e pacati spesso in coppia ma anche soli. Si fingono amici di famiglia, impiegati di un ufficio amministrativo, cassieri di istituti bancari o di uffici postali, avvocati, funzionari pubblici o privati, maghi, santoni, tecnici inviati dalle società di luce, gas, telefonia o aziende sanitarie.
Le tipologie di truffa sono innumerevoli. Si passa dalla tecnica della "cauzione" a quella della "perdita di gas', dall’"incidente di un familiare" a un "rimborso inaspettato", dal "controllo del denaro prelevato" alla truffa del "finto pacco" o della "telefonata improvvisa" per poi passare alle "visite a domicilio". Gli scenari sono quasi sempre simili e l'atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso. L’attenzione e la prudenza non sono mai ytoppe in questi casi.
Per difendersi da queste truffe innanzitutto bisogna tener presente che richieste, occasioni, iniziative, offerte, dall'apparenza vantaggiosa non possono essere considerate tali, ad ogni modo prima di accettare bisogna sempre controllare.
Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi bisogna mettere in atto alcune precauzioni in più. Non tutti in casa possono permettersi la porta blindata, il dispositivo antifurto, un dispositivo di sos per anziani o la cassaforte, ma può essere fondamentale, ad esempio, un buon rapporto di vicinato. Perché è proprio il vicino che salutate tutti i giorni e con cui è sempre bene scambiare il numero di telefono, potrà intervenire in vostro aiuto prima di chiunque altro, ben conoscendo il vostro stile di vita e individuando eventuali anomalie nella vostra quotidianità.
Ad ogni modo, in
caso di necessità, reale o presunta e senza farsi prendere dal panico, contattate il 112 o il 113, i numero sono gratuiti.