Allegati alle email: come riconoscere una minaccia.
PUBBLICAZIONE | 26 settembre 2022
Innanzitutto
per riconoscere una minaccia serve un filtro anti-spam, di quelli previsti dai
servizi email o un antivirus nel pc, nel
cellulare o nel tablet. Purtroppo
però i malware, che si trovano negli allegati, sfruttano dei trucchi capaci di
mettere KO i controlli automatici e di far sì che il file infetto arrivi all’
utente senza alcun tipo di avvertimento inducendolo all’apertura.
Un esempio
comune è il cosiddetto file PDF. Per
integrare il malware all’interno del file, viene creato un documento
interattivo, per esempio un quiz, che richiede un’ azione da parte di chi lo
apre. Il clic avvia l’esecuzione di uno
script, cioè un micro-programma interno al PDF, che genera un file in
una cartella del computer, del cellulare o del tablet, questo file scatena
l’azione malevola.
Per
riconoscere questi allegati occorre controllare con attenzione l’email.
Per
prima cosa bisogna controllare il mittente, se è sconosciuto, poi si deve guardare il suo
indirizzo completo e verificare che il dominio esista e sia attivo e infine
bisogna porre attenzione a eventuali contatti in copia conoscenza, se sono
tanti e vari, si tratta di una truffa.
Un
altro controllo va fatto all’analisi grammaticale del testo, se ci sono errori ripetuti, magari dovuti a
una traduzione automatica o frettolosa allora si tratta di un criminale
informatico straniero. Infine, bisogna analizzare il significato del testo. Se
ce lo aspettiamo, se I toni sono coerenti con eventuali richieste e se si
sollecita un po’ troppo l’apertura del file.
Analizzata
l’email, bisogna esaminare gli allegati. In genere un
allegato è “atteso”, cioè non dovrebbe arrivare come una sorpresa e tutti
quelli che non soddisfano questo requisito vanno verificati accertandosi che il
mittente sia autentico e che confermi la trasmissione dell’email.
Seguendo
queste semplici regole è possibile evitare di cadere nelle più comuni trappole
informatiche.