La truffa su WhatsApp del figlio in difficoltà

Sui cellulari sta girando questo messaggio.
“Ciao papà ho rotto il mio telefono e perso i dati salvati, scrivimi su Whatsapp sul nuovo numero https://wa.me/+393509649732.
Si tratta di un tentativo di truffa. I truffatori cercano di farvi cliccare su un link per avviare una conversazione su WhatsApp per poi tentare di convincervi a fare un bonifico a loro favore, fingendo di essere vostro figlio/a in difficoltà perché ha rotto il telefono. Non cliccate sul link, bloccate il numero e cancellate il messaggio. Non condividete MAI informazioni personali sui servizi di messaggistica, questo proteggerà la vostra sicurezza finanziaria. In seguito chiamate vostro figlio/a e accertatevi che non siano stati loro ad inviarvi questo messaggio.

Truffe per falsa beneficenza

Negli ultimi mesi, a seguito delle alluvioni che hanno colpito molte comunità, si è visto un aumento di solidarietà, con molte persone disposte a dare il loro contributo per aiutare chi è stato colpito dalle calamità. Tuttavia, purtroppo, questo periodo di emergenza ha attirato anche individui senza scrupoli che cercano di approfittarsi della generosità altrui spacciandosi per volontari per raccogliere fondi. Pertanto prima di donare o fornire qualsiasi informazione personale ebbene assicurarsi che il volontario sia autentico richiedendo un documento di identità o una carta di riconoscimento dell’organizzazione in questione. Anche un numero di telefono o un sito web ufficiale possono essere utili per confermare l’ identità. Non fornire informazioni personali sensibili come il numero di carta di credito, tramite chiamata telefonica o e-mail. Le organizzazioni legittime preferiscono spesso ricevere donazioni attraverso piattaforme sicure e riconosciute. Diffidate delle richieste di contanti poiché può essere difficile tracciare il denaro e individuare eventuali truffatori. Nel caso in cui incontriate volontari sospetti o vittime di truffe, informate immediatamente le forze dell'ordine. La vostra segnalazione potrebbe aiutare a fermare queste attività illegali e proteggere altre persone. Condividere queste informazioni con amici e familiari può essere utile per evitare che cadano nella trappola dei falsi volontari.
In momenti di crisi, la generosità e la solidarietà sono fondamentali per aiutare le persone colpite a risollevarsi. Tuttavia, è altrettanto importante essere vigili e responsabili nella scelta di chi e come sostenere le operazioni di soccorso e recupero. Non lasciatevi ingannare dai falsi volontari; proteggete la vostra generosità e assicuratevi che il vostro aiuto raggiunga davvero coloro che ne hanno bisogno.

La truffa del call center che si finge ufficio del servizio di maggior tutela elettrica

Diffida da coloro che ti chiamano da un call center dicendo di essere del servizio di maggior tutela elettrica e che devi passare al mercato libero. Tale affermazione è falsa, il servizio di maggior tutela non chiama nessuno per nessuna ragione. Il termine della maggior tutela elettrica per le famiglie è previsto per il 10 gennaio 2024, scadenza entro la quale verrà assegnato il servizio a tutele graduali ai clienti domestici elettrici che non hanno ancora scelto un fornitore del mercato libero, garantendo così la continuità della fornitura, in modo che non subiscano alcuna interruzione nell'erogazione del servizio durante il periodo necessario a trovare una nuova offerta.

La truffa dei finti impiegati dell’ufficio amministrativo della Treccani

Potrebbe accadere di rispondere ad una telefonata fatta da impiegati che si spacciano per referenti dell’ufficio amministrativo della Treccani  per la consegna di una rivista come ringraziamento per gli acquisti avvenuti negli anni passati o per la vendita di alcuni libri, come la Bibbia, della rinomata casa editrice. Non fissate appuntamenti a domicilio con gli addetti né tantomeno acconsentite alla consegna di riviste o materiale informativo. Se si dovesse presentare, alla vostra porta di casa, qualsiasi persona con un tesserino di riconoscimento della Treccani non aprite, si tratta di una truffa ai danni del cittadino di migliaia di euro.

La truffa del finto parente in difficoltà

Potrebbe accadere che veniate fermati per strada da uno sconosciuto che spacciandosi per un avvocato o un amico di vostro figlio/a o vostro nipote vi comunica che quest’ultimo è stato vittima di un incidente. In tale caso, il delinquente, facendo leva sullo shock provocato dalla cattiva notizia, vi chiederà soldi in contanti per risolvere la situazione senza troppe conseguenze. Questo tentativo di truffa può essere messo in atto con le stesse modalità anche attraverso una telefonata. In ogni caso, la prima cosa da fare è chiamare la Polizia, senza farsi prendere dal panico, e informarli dell’accaduto dando le vostre generalità.

Misure preventive per prevenire le truffe

Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare.
Se andate a ritirare la pensione da soli e dopo aver prelevato avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno dell’ufficio postale o della banca o entrate in un negozio e parlatene con gli impiegati.
Durante il tragitto di andata e ritorno non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Tenete ben presente che nessun cassiere di vi insegue, pertanto se venite fermati da uno sconosciuto, che esibendo un tesserino di Poste Italiane, vi dice che c’è un errore nel conteggio delle banconote appena prelevate o che deve verificare che il denaro non sia falso, diffidate.