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IRPINIASANNIO

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Pensiamo alla salute

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La qualità del riposo come beneficio per la salute

Il sonno è una componente fondamentale della salute a qualsiasi età, ma assume un ruolo ancora più cruciale nella terza età. Dormire bene non solo aiuta a rigenerare mente e corpo, ma è essenziale per mantenere un buon livello di benessere generale. Tuttavia, con l'avanzare degli anni, si sperimentano cambiamenti nel sonno che possono influire negativamente sulla qualità della vita. 

Con l'invecchiamento, è comune che la struttura del sonno cambi, si tende a dormire meno profondamente e a svegliarsi più spesso durante la notte. Inoltre, si possono avere difficoltà a mantenere un sonno continuativo, il che può portare a risvegli frequenti e a un riposo frammentato. Questi cambiamenti sono normali, ma possono diventare problematici se interferiscono con la capacità di riposare adeguatamente. 

Il sonno ha un impatto diretto su diversi aspetti della salute. Un sonno di qualità aiuta a rafforzare il sistema immunitario, rendendo il corpo più resistente alle malattie. È cruciale per la memoria e la capacità di concentrazione, prevenendo il declino cognitivo e mantenendo la mente lucida. Inoltre, la mancanza di sonno può portare a irritabilità, ansia e depressione, mentre un riposo adeguato favorisce un umore equilibrato. Sul piano fisico, dormire bene è associato a una migliore salute cardiovascolare e a un minor rischio di sviluppare condizioni croniche come il diabete e l'ipertensione. 

Per migliorare la qualità del sonno, è importante mantenere una routine regolare, andando a dormire e svegliandosi alla stessa ora ogni giorno. Anche creare un ambiente di sonno confortevole è essenziale: la camera da letto dovrebbe essere fresca, silenziosa e buia. Investire in un buon materasso e cuscino può fare una grande differenza. Sebbene un breve pisolino durante il giorno possa essere ristoratore, è meglio limitare i sonnellini troppo lunghi o troppo tardi nel pomeriggio per non interferire con il sonno notturno. L'attività fisica regolare, come una semplice camminata quotidiana, può contribuire a migliorare la qualità del sonno, anche se è consigliabile evitare esercizi intensi nelle ore serali. Prestare attenzione all'alimentazione è altrettanto importante: evitare pasti pesanti, caffeina e alcol nelle ore precedenti il sonno aiuta a prevenire disturbi notturni. Inoltre, è bene limitare l'uso di dispositivi elettronici prima di dormire, poiché la luce blu emessa da smartphone, tablet e televisori può interferire con la produzione di melatonina, l'ormone che regola il sonno. Infine, affrontare eventuali problemi di salute come apnee notturne, insonnia cronica o dolore con l'aiuto di un medico può essere determinante per migliorarne la qualità. L'insonnia può essere gestita anche con tecniche di rilassamento. Le apnee notturne, in cui la respirazione si interrompe brevemente durante il sonno, possono richiedere l'uso di dispositivi specifici per mantenere le vie respiratorie aperte. 

Se il sonno è disturbato da frequenti risvegli, può essere utile identificare le cause, che possono includere la necessità di andare in bagno, il dolore o l'ansia. Insomma, mantenere una buona qualità del sonno non solo migliora la qualità della vita, ma può anche prevenire numerosi problemi di salute. Seguendo questi piccoli consigli e affrontando eventuali disturbi con l'aiuto del proprio medico di famiglia è possibile godere di un riposo ristoratore e di una vita più sana e longeva.


Come proteggersi dalle complicazioni influenzali

In questo periodo dobbiamo considerare la potenziale minaccia dell'influenza stagionale, che potrebbe persistere per ulteriori tre mesi, causando disturbi respiratori come mancanza di fiato, diminuzione della saturazione, tosse persistente o secca, starnuti, mal di gola, lacrimazione, dolori muscolari diffusi, cefalea, senso di spossatezza e di malessere generale, brividi e febbre.

È di vitale importanza implementare con assiduità e consapevolezza una serie di misure preventive, allo scopo di prestare una cura particolare e dettagliata al mantenimento della salute individuale.

Fondamentale è il costante lavaggio delle mani e l'uso della mascherina quando ci si trova in luoghi affollati, da indossare soprattutto in presenza di persone che tossiscono. In ambienti chiusi con più persone, è consigliabile aprire le finestre per favorire una corretta ventilazione, contribuendo così a creare un ambiente più sicuro.

L'influenza è una malattia infettiva che, nella maggior parte dei casi, ha un decorso benigno. Tuttavia, alcune categorie di persone sono maggiormente a rischio di sviluppare complicazioni gravi o di aggravare patologie preesistenti, come asma, diabete e malattie cardiache. Per questa ragione, si raccomanda di effettuare annualmente la vaccinazione antinfluenzale,  per tutelare la salute, soprattutto per coloro che rientrano nella fascia di età superiore ai 65 anni. Questa misura mira a prevenire la sovrapposizione di infezioni e a garantire una maggiore protezione nei confronti di potenziali complicazioni legate soprattutto alle malattie respiratorie.

Pensare alla salute diventa quindi un imperativo per preservare il benessere individuale e collettivo.


Il rapporto con il medico

A differenza di molti altri prodotti in cui ogni persona può fare scelte basate sulle proprie conoscenze, l'uso di un farmaco non è una decisione presa unicamente da chi lo dovrà utilizzare ma viene deciso insieme ad una persona nella quale ognuno ripone la massima fiducia, vale a dire il proprio medico. 

Spesso accade che quando il medico fornisce istruzioni sull'assunzione di un farmaco alcuni pazienti hanno difficoltà a ricordarle perfettamente o a leggere le prescrizioni a causa della calligrafia poco chiara del medico. Questo può far sentire i pazienti passivi nel rapporto medico-paziente. 

La salute è un bene condiviso, e ognuno deve assumersi una parte di responsabilità per il proprio benessere. Pertanto, è fondamentale essere consapevoli di ciò che si sta facendo e perché. È anche giusto porre domande al medico per ottenere chiarezza su questioni legate alla propria salute e al modo migliore per preservarla. Inoltre, è sempre consigliabile informare il medico se si stanno assumendo altri farmaci in quanto è interesse del paziente evitare interazioni che potrebbero ridurre l’effetto del farmaco o aumentarne i rischi. In generale, una comunicazione aperta e trasparente tra medico e paziente è cruciale per una gestione efficace delle cure mediche. Il paziente ha il diritto di essere informato e coinvolto nelle decisioni relative alla propria salute.


I Limiti dei Farmaci nella Cura della Salute

I farmaci, da soli, non possono garantire una buona salute o il suo recupero, né sono sempre in grado di curare un malessere. Non devono mai sostituire corrette abitudini di vita, poiché non ha senso ricorrere ai farmaci se si continuano ad adottare stili di vita scorretti. Ad esempio, è illogico utilizzare farmaci per ridurre i grassi nel sangue se si mantiene un'alimentazione eccessiva o si conduce una vita sedentaria. Un eccesso di colesterolo nel sangue dovrebbe essere affrontato innanzitutto modificando la dieta: un'alimentazione povera di grassi animali e ricca di frutta e verdura può, in molti casi, evitare il ricorso ai medicinali. I farmaci non possono contrastare l'invecchiamento né garantire il miglioramento della memoria. Non dobbiamo pensare di avere sempre a disposizione un farmaco pronto a risolvere i nostri problemi, ma piuttosto sforzarci di comprendere come mantenere una buona salute e quali sono le cause dei nostri malesseri, anche con l'aiuto del medico di fiducia.


I farmaci non sono una merce qualsiasi

Il farmaco è un poderoso strumento di salute e gran parte delle conquiste ottenute, in termini di miglioramento della durata e qualità della vita, sono riferibili ad esso. Tuttavia ogni farmaco ha anche degli effetti negativi, per cui va usato solo e quando è strettamente necessario.

Di farmaci purtroppo si parla e si scrive oramai ovunque. Si può affermare che oggi vi sono sin troppe informazioni su questo tema. Il problema è che non sempre alla gran quantità di informazioni corrisponde una adeguata correttezza scientifica. Spesso le notizie che vengono divulgate attribuiscono ai farmaci capacità “miracolose”, anche quando questo non corrisponde alla realtà. Queste notizie possono suscitare false speranze ed essere nocive pertanto ebbene fare attenzione ed è sempre meglio contattare il medico di base prima di fare un acquisto errato così da avere informazioni corrette e più dettagliate per agire in modo responsabile e consapevole.


Lo spreco nell'uso dei farmaci

In questi ultimi anni si è molto parlato di farmaci e del loro abuso e della sempre crescente spesa per il Servizio Sanitario.

Gettare via un farmaco inutilizzato è purtroppo un comportamento abituale. Ogni anno quintali di confezioni di farmaci scaduti vengono distrutti dagli inceneritori. Le autorità e i medici potrebbero fare molto di più affinché questo non avvenga. Tuttavia ognuno di noi può contribuire a risolvere questo problema attenendosi ad alcune semplici regole di comportamento.

In primo luogo, ebbene non sollecitare il proprio medico di famiglia a prescrivere farmaci che non servono. I farmaci non possono sostituirsi a corrette abitudini di vita e alimentari. 

In secondo luogo, risulterebbe ottimale portare al medico una lista dei medicinali che si hanno in casa affinché si possa valutare se è possibile utilizzarne qualcuno. In tal modo si eviterà di riempire inutilmente il mobile dei medicinali riducendo il rischio di fare confusione o di usare farmaci scaduti.



Salute e stili di vita

Oggi dobbiamo confrontarci con problemi di salute che provengono prevalentemente dal nostro modo di vivere. 

Le malattie emergenti sono i tumori, le malattie che colpiscono il cuore, il sistema circolatorio e il diabete. Molte di queste malattie, chiamate cronico-degenerative, sono legate principalmente all'inquinamento ambientale e ad abitudini di vita dannose come il fumo, la scarsa attività fisica, l'abuso di alcol, l'alimentazione eccessiva o squilibrata e lo stress. 

La salute quindi è strettamente connessa ai rapporti sociali, alla vita quotidiana, ad un fragile ecosistema. Il progresso medico-tecnologico non comporta sempre più salute. Dobbiamo quindi mettere da parte l'illusione di avere a disposizione farmaci "miracolosi" capaci di curare ogni malattia e pensare, invece, a come sia importante fare scelte responsabili che favoriscono il mantenimento della salute stessa. Pertanto dedicare più attenzione ai comportamenti rimane il modo più sicuro per essere e conservarsi in buona salute.


Farmaci e anziani

Il più delle volte l’età avanzata la si percepisce come una malattia ricorrendo così all’impiego dei farmaci per contrastarla. Al contrario, è fondamentale discernere tra le conseguenze naturali dell'invecchiamento e le patologie più gravi. 

Le trasformazioni intrinseche che emergono con il progredire dell'età, come la diminuzione della velocità nei movimenti, la comparsa occasionale di lievi dolori e fastidi, la sfida nel ricordare dettagli e il crescente bisogno di riposo, non costituiscono necessariamente segnali di patologie. Piuttosto, richiedono un approccio più adeguato alla gestione del benessere personale. Dovendo affrontare una maggiore fragilità, le persone anziane meritano supporto nel coltivare una relazione adeguata con i farmaci. Questo implica un'attitudine a comprenderli e gestirli in modo ottimale quando necessario, evitando al contempo un loro uso sproporzionato quando non indispensabile. 

Così come bisogna evitare di preoccuparsi eccessivamente per ogni piccolo fastidio, è importante riconoscere il momento in cui diventa essenziale assumere farmaci, anche se non si avverte un malessere evidente. Vi sono infatti alcune malattie come il diabete o l'ipertensione, le quali non si manifestano immediatamente attraverso sintomi evidenti, ma per le quali l'uso di farmaci riveste un'importanza cruciale. Per migliorare la qualità della vita e adottare un appropriato utilizzo dei farmaci, è essenziale discernere tra le fastidiose conseguenze dell'invecchiamento e le patologie che richiedono trattamento medico.


I vaccini

I farmaci possono servire per prevenire alcune malattie. L’esempio più noto è quello dei vaccini.

Un vaccino è una sostanza biologica che stimola il sistema immunitario del corpo a riconoscere e combattere specifici patogeni, come virus o batteri, senza causare la malattia stessa. Quando una persona viene vaccinata, il suo sistema immunitario produce una risposta immunitaria che la prepara a combattere il patogeno se dovesse mai essere esposto a esso in futuro.

Le persone anziane traggono beneficio dai vaccini per diverse ragioni. 

Maggiore vulnerabilità alle malattie, in quanto nella maggior parte dei casi le persone anziane hanno un sistema immunitario più debole, il che li rende più suscettibili alle infezioni e i vaccini aiutano a rinforzare il sistema immunitario e a prevenire malattie gravi. Riduzione del rischio di complicanze come in alcune malattie quali l'influenza e la polmonite. Protezione della comunità. La vaccinazione difatti contribuisce anche a proteggere la comunità nel suo complesso, riducendo la diffusione di malattie infettive e fornendo un effetto gregge che protegge anche coloro che non possono essere vaccinati. Miglioramento della qualità della vita. La vaccinazione può infatti contribuire a migliorare la qualità della vita, riducendo il rischio di malattie invalidanti o mortali.

È importante consultare il proprio medico di base per determinare quali vaccini sono appropriati in base alle esigenze individuali e alla storia medica di ciascun paziente.

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